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GRIDELS

Lingue straniere e studenti dislessici

Postazioni per apprendimento e certificazione delle competenze linguistiche

A partire dai primi mesi del 2012 alcuni studenti dell'Università di Pisa con problemi di dislessia hanno iniziato a rivolgersi al Centro Linguistico. Tutti avevano l'esigenza di sostenere le prove per il conseguimento dei crediti connessi all'idoneità linguistica, indispensabili per la laurea; tra di essi c'era chi ha manifestato la necessità di un supporto solo dopo il mancato superamento della prova, e chi, facendosi presentare dall'ufficio USID, ha chiesto di usufruire delle misure dispensative previste per legge. Qualcuno ha superato la prova e qualcuno ha avuto bisogno di una fase di apprendimento della lingua. Il CLI ha risposto con misure di buon senso e nel rispetto di quanto previsto dalle leggi in materia di dislessia allo scopo di favorire la riuscita accademica. Poichà© perà², anche grazie all'emanazione delle leggi a tutela dei portatori di DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), la presenza di studenti dislessici è destinata ad aumentare, è evidente la necessità che il CLI si doti di personale e strumenti per rispondere con professionalità alle richieste e favorire quindi l'apprendimento linguistico da parte degli studenti con problemi di dislessia.

1. DESCRIZIONE DEL PROBLEMA

La dislessia, al pari degli altri Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), ha come conseguenza un deficit delle competenze strumentali di base (lettura decifrativa) oltre ad altre difficoltà a carico di altri aspetti dell'apprendimento (comprensione e studio dei testi scritti, composizione scritta).

Il problema della dislessia e dei DSA è talmente sentito che il legislatore è intervenuto più volte (in particolare L. 170/210 ⤓ Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico; linee guida DM 5669 del 2011) con la finalità , tra le altre cose, di garantire il diritto all'istruzione, adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti e assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

La L. 170 art. 5, comma 1 prevede in particolare quanto segue:

Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilita' didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.

Il comma 2 dello stesso articolo precisa che, agli studenti con DSA, le istituzioni scolastiche devono garantire:

a)l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;

b)l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonche' misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualita' dei concetti da apprendere;

c)per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilita' dell'esonero.

Le linee guida DM 5669 del 2011 concretizzano i concetti di "misura dispensativa" e "strumento compensativo" per l'ambito accademico:

In particolare, per quanto attiene alle misure dispensative, ci si riferisce a:

⤢privilegiare verifiche orali piuttosto che scritte, tenendo conto anche del profilo individuale di abilità ;

⤢prevedere nelle prove scritte l'eventuale riduzione quantitativa, ma non qualitativa, nel caso non si riesca a concedere tempo supplementare;

⤢considerare nella valutazione i contenuti piuttosto che la forma e l'ortografia.

Per quanto attiene agli strumenti compensativi, si ritiene altresଠche gli Atenei debbano consentire agli studenti con diagnosi di DSA di poter utilizzare le facilitazioni e gli strumenti eventualmente già in uso durante il percorso scolastico, quali, per esempio:

⤢registrazione delle lezioni;

⤢utilizzo di testi in formato digitale;

⤢programmi di sintesi vocale;

⤢altri strumenti tecnologici di facilitazione nella fase di studio e di esame.

Per quanto attiene alle forme di verifica e di valutazione, con riferimento agli esami universitari, si applicano le misure dispensative e gli strumenti compensativi già sopra descritti (prove orali invece che scritte; uso di personal computer con correttore ortografico e sintesi vocale; tempo supplementare fino a un massimo del 30% in più oppure riduzione quantitativa; valutazione dei contenuti più che della forma).

2. PROGETTO CLI

Il CLI, avendo rilevato il problema sul campo e recepite le prescrizioni della L. 170/210, anche tenuto conto delle Linee Guida DM 5669 del 2011, intende rispondere con misure che coinvolgeranno inizialmente la lingua inglese ( ma con la prospettiva di coinvolgere le altre lingue europee) e che si articolano come segue:

Didattica individualizzata

Favorire le attività di recupero individuale dello studente mettendogli a disposizione postazioni per l'autoapprendimento e materiali didattici adeguati per accessibilità e contenuti

Didattica personalizzata

Inserire nell'offerta didattica un corso di lingua inglese progettato per studenti con problemi di dislessia e il supporto di tutors specializzati. A tal scopo il CLI intende adottare le misure necessarie per la formazione dei propri insegnanti di lingua

Strumenti compensativi

Dotarsi di strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell'abilità deficitaria: in particolare:

-programmi per la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto

-conversione dei testi scritti in formato audio

-registrazione delle lezioni, per consentire allo studente di non prendere appunti

-acquisto e predisposizione di materiali didattici redatti secondo criteri opportuni

-predisposizione di prove orali

-installazione di almeno una postazione informatizzata da utilizzare per l'autoapprendimento e per la somministrazione di test; la postazione sarà caratterizzata da software dedicato e da dispositivi di supporto

Misure dispensative

Studiare interventi destinati alla fase di valutazione:

-riduzione o eliminazione di tasks connessi alla lettura

-disponibilità del testo delle prove scritte in formato digitale

-dove necessario prove orali al posto di quelle scritte

-tempo supplementare per le prove scritte (fino a un massimo del 30%)

-riduzione quantitativa (ma non qualitativa!) delle richieste

-maggior importanza accordata alle competenze comunicative orali rispetto a quelle di lettura-

scrittura

L'eventuale dispensa dalle prove scritte non puಠessere accordata dal CLI ma deve essere decisa da altri organi (Corsi di Laurea).

2.1 PERIODO

Il progetto prevede un piano di sviluppo triennale (periodo maggio 2013-aprile 2016).

1° anno:

-formazione del personale didattico,

-selezione e acquisto dei materiali didattici e della strumentazione tecnica e informatica,

-predisposizione di un sillabus basato sui livelli del "Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue" e orientato al superamento delle difficoltà derivanti dalla dislessia,

-avvio della progettazione del percorso didattico (moduli in aula e on-line)

-avvio della progettazione delle prove

-adeguamento del sito del CLI per favorire l'accesso a utenti dislessici

-adeguamento delle procedure informatiche di registrazione dei dati e dei percorsi didattici degli utenti dislessici

2° anno:

-completamento del percorso didattico e avvio sperimentazione

-completamento delle prove e avvio sperimentazione

3° anno:

-messa a regime per quanto riguarda l'utilizzo della postazione di autoapprendimento, l'erogazione di corsi specialistici, la somministrazione di prove opportunamente allestite.

2.2PERSONALE

Per realizzare il progetto il CLI prevede, oltre al supporto a vario livello e in varia misura, del personale in servizio presso il CLI, l'utilizzo di 1 unità di personale tecnico glottodidattico con le seguenti caratteristiche:

A) conoscenze specifiche:

-testing (in particolare programma Question Mark Perception)

-materiali e strumenti glottotecnologici,

-didattica on-line,

-Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue

B) esperienza comprovata pluriennale nel supporto tecnico all'erogazione di didattica.

Coordinamento: Prof. M.Bertuccelli, Dott.ssa A. Spanu

3. Ricerche in corso

Responsabili: Dott.ssa Gloria Cappelli e Dott.ssa Sabrina Noccetti

Impairment in non-literal meaning processing in English learners with dyslexia

This contribution presents the results of a pilot study investigating how adult Italian students with dyslexia process non-literal meaning in English L2. Previous studies have highlighted that people with dyslexia show slower language processing speed and automatization and working memory deficits, which impair the understanding of non-literal meaning. In Griffiths (2007), dyslexics were found to be less efficient in processing pragmatic meanings in their L1 than non-dyslexics. Pragmatic impairment has been largely investigated in subjects with various cognitive disabilities, such as autistic spectrum disorders, Williams syndrome, Fragile X-syndrome and Down syndrome (Gary et al. 2013, Godbee and Porter 2013, Vulchanova et al. 2015). However, only a handful of studies have focused on the dyslexic population and, to our knowledge, none of these works researched difficulties with non-literal meaning interpretation in a foreign or second language. Groups of dyslexic and non-dyslexic Italian adults learning English have been tested in both languages on a battery of tests adapted from the Right Hemisphere Language Battery (Bryan 1995), which was used in Griffiths (2007) to detect the difficulties in the interpretation of metaphoric and metonymical meaning, humor and other forms of non-literal language.

References:

  • Bryan, K. L. (1995), The right hemisphere language battery, 2nd Edition, Kibworth: Far Communications
  • Gary, M. E., Losh, M., Estigarribia, B., Sideris, J. and Roberts, J. (2013), “Longitudinal Profiles of Expressive Vocabulary, Syntax and Pragmatic Language in Boys with Fragile X Syndrome or Down Syndrome”, International Journal of Language and Communication Disorders, 48:4, 432-443.
  • Godbee, K. and Porter, M. (2013), “Comprehension of sarcasm, metaphor and simile in Williams syndrome”, International Journal of Language and Communication Disorders, 48, 651-655.
  • Griffiths, C.C.B. (2007), “Pragmatic Abilities in Adults With and Without Dyslexia: A Pilot Study”, Dyslexia, 13, 276-296.
  • Vulchanova M., Saldaña D., Chahboun S. and Vulchanov V. (2015), “Figurative language processing in atypical populations: The ASD perspective”, Frontiers in Human Neuroscience, 9:24.